
I pericoli del gas radon, le soluzioni da adottare
Che cos’è il gas radon: una breve descrizione
Il radon è un gas radioattivo naturale, incolore, inodore e insapore. Si origina dal decadimento dell’uranio presente nel suolo e nelle rocce e può facilmente infiltrarsi negli edifici attraverso fessure, crepe nei muri, nei pavimenti delle cantine o tramite i materiali da costruzione stessi. Una delle particolarità del radon è la sua tendenza ad accumularsi negli ambienti chiusi, specialmente nei piani interrati e seminterrati, dove la ventilazione è scarsa o assente.
Nel contesto abitativo e lavorativo, il radon può trovarsi a concentrazioni particolarmente elevate in:
- Edifici costruiti su terreni di origine vulcanica o ricchi di uranio naturale.
- Opere prive di adeguata impermeabilizzazione al suolo (es. vecchi edifici con pavimentazioni non isolate).
- Ambienti sotterranei come cantine, garage, magazzini, laboratori.
Gli edifici più esposti sono, dunque, quelli collocati in zone geologiche a rischio, dati o mal ventilati, ma nessuna costruzione può considerarsi totalmente esente dal problema.
Rischio per la salute
L’esposizione prolungata al gas radon rappresenta un grave rischio sanitario. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) lo classificano come la seconda causa principale di tumore polmonare dopo il fumo di sigaretta. Il pericolo deriva dall’inalazione dei prodotti di decadimento del radon: questi, depositandosi nei polmoni, possono rilasciare radiazioni che a lungo andare danneggiano il DNA cellulare favorendo la comparsa di neoplasie.
I principali rischi legati al radon sono:
- Incremento del rischio di cancro polmonare, in modo esponenziale in presenza di altri fattori di rischio come il fumo.
- Potenziali effetti anche con basse concentrazioni, soprattutto in ambienti dove si trascorrono molte ore al giorno (abitazioni, uffici, scuole).
- Possibili effetti nocivi cumulativi nel tempo.
La normativa sulla prevenzione in Italia
Il quadro normativo italiano in materia di radon si è evoluto negli ultimi anni. Il riferimento principale è il Decreto Legislativo n. 101 del 31 luglio 2020, che recepisce la direttiva europea 2013/59/Euratom. La normativa prevede:
- L’obbligo di misurazione dei livelli di radon in determinati luoghi di lavoro e in ambienti pubblici (scuole, ospedali, uffici pubblici), in particolare nei piani terra e interrati.
- L’individuazione di un livello di riferimento (300 Bq/m³): superato questo valore, devono essere adottate misure correttive per ridurre la concentrazione di radon sotto tale soglia.
- Obblighi informativi nei contratti di compravendita e locazione di immobili ubicati in zona a rischio.
- L’obbligo, per i datori di lavoro, di valutazione del rischio radon all’interno del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR).
Soluzioni tecniche per monitoraggio e prevenzione
Per prevenire e ridurre il problema del radon negli edifici è fondamentale agire su due fronti: il monitoraggio periodico dei livelli e l’adozione di rimedi tecnici specifici laddove il fenomeno sia rilevato.
Monitoraggio
- Utilizzo di dosimetri passivi a tracce nucleari oa camera a ionizzazione, posizionati per almeno 2-3 mesi negli ambienti su livelli a contatto col suolo.
- Sistemi di monitoraggio elettronico continuo per il controllo in tempo reale, utili soprattutto nelle imprese e nei grandi edifici.
- Raccolta dei dati di esposizione annuale per valutare il rischio cumulativo.
Prevenzione e mitigazione
- Miglioramento della ventilazione naturale e/o forzata degli ambienti, soprattutto in locali interrati.
- Installazione di barriere al gas e membrana impermeabilizzanti durante la costruzione o la ristrutturazione.
- Realizzazione di sistemi di depressurizzazione del suolo (ad esempio, tubazioni di raccolta del gas sotto la platea di fondazione collegate a estrattori).
- Chiusura e impermeabilizzazione di fessure e crepe nei pavimenti e nelle pareti a diretto contatto con il terreno.
Questi interventi, se correttamente progettati e messi in opera, consentono di ridurre anche drasticamente le concentrazioni di radon, tutelando la salute di lavoratori e residenti.
Chi può risolvere il problema: i tecnici abilitati
La soluzione efficace del problema radon richiede il coinvolgimento di professionisti qualificati:
- Tecnici specializzati e certificati nella misura del radon, abilitati a installare strumenti di rilevamento e ad interpretare i risultati delle analisi.
- Progettisti e ingegneri edili esperti in sistemi di ventilazione e in interventi di bonifica radon, con conoscenza delle normative specifiche.
- Imprese edili con esperienza documentata in interventi di impermeabilizzazione e installazione di barriere anti-radon.
- Consulenti per la sicurezza nei luoghi di lavoro, per l’adeguamento alle prescrizioni di legge e la redazione della valutazione del rischio radon.
Una soluzione di consulenza aziendale
Per imprese e organizzazioni che desiderano affrontare il rischio radon in modo strutturato, la consulenza aziendale rappresenta la risposta più completa ed efficace.
La consulenza radon per aziende prevista:
- Analisi del rischio: valutazione della posizione geografica dell’azienda, delle caratteristiche costruttive degli edifici e dei locali a rischio.
- Monitoraggio strumentale: predisposizione e installazione di misuratori nelle aree identificate come più sensibili.
- Elaborazione dei dati: interpretazione delle misure raccolte secondo i criteri normativi.
- Progettazione degli interventi: proposta di soluzioni tecniche personalizzate in base all’edificio e all’utilizzo reale degli spazi.
- Implementazione degli interventi: realizzazione concreta delle attività di bonifica e prevenzione da parte di tecnici qualificati.
- Formazione del personale: sessioni formative sulle buone pratiche da adottare per ridurre il rischio e gestire i controlli periodici.
- Aggiornamento documentale: supporto nella redazione o integrazione del DVR e nella gestione degli adempimenti previsti dalla normativa.
Il radon rappresenta una minaccia spesso invisibile ma reale per la salute e la sicurezza nei luoghi chiusi, ma con misure preventive e professionisti adeguate è possibile tenere sotto controllo il rischio in modo efficace e duraturo.
Affidati a una consulenza specializzata per permettere di ottimizzare tempi e investimenti, garantendo la massima sicurezza per i lavoratori e la conformità alle leggi vigenti.
Contatta Paolo Paglioli per una consulenza e personalizza la tua soluzione:
Email: paolo.paglioli@prevenzioneambiente.it
Telefono: +39 0376 671388